BARCA: fiabe / La vela gigante

La giovanissima redazione di BARCA, il giornale realizzato dalla 1a C della scuola primaria Q Di Vona di Cassano d’Adda, non vuol …scendere dalla sua BARCA e allora cercando cercando su internet abbiamo trovato una fiaba che si intitola “La vela gigante” scritta da cdevo e pubblicata sul sito tiraccontounafiaba.it .

Alessio P., Sabrina, Aiden, Alessia, Mattia, Giulia, Leonardo, Ilyas, Sebastian, Francesco, Aurora, Rayan, Mariama, Edward, Jhonny, Alessio N., Noel, Emma, Nicole e Linda l’hanno ascoltata e poi hanno deciso di inframmezzarla con dei loro disegni.

Eccovi dunque La vela gigante e, al suo interno, i disegni della giovanissima redazione:

C’era una volta…in un labirinto dei desideri di uno sperduto pianeta grande e illuminato, una Vela Gigante.  La Vela apparteneva ad una imbarcazione di legno di grandi dimensioni

ed in questa nave, vi erano dei mozzi un equipaggio degli ufficiali, un capitano.

I mozzi si ribellavano all’equipaggio e lo stesso si ribellava al capitano, lasciando nel caos più totale l’intera imbarcazione che viaggiava così completamente alla deriva.

I mozzi erano la categoria più disagiata, erano per lo più ragazzi di grande volontà ma assai disperati e per di più erano sotto pagati e sfruttati fino all’osso; era quindi più che naturale in loro un certo malumore che sfociava in ribellione nei confronti degli ufficiali dell’equipaggio.

L’altra parte della nave era costituita dai marinai e i loro ufficiali.

Erano tutte persone agiate ed i loro stipendi erano buoni e, proprio per questo, nessuno di loro voleva fare il lavoro dei mozzi; quindi anche loro si erano ribellati al capitano.

Il capitano era di famiglia nobile e non voleva fare, pagato com’era, né il lavoro degli ufficiali tanto meno quello dei marinai e dei mozzi.

In questo caos, dove tutti si ribellavano, l’imbarcazione di legno essendo in balia di se stessa, non approdava in nessun porto, infatti al suo timone non vi era nessuno che manovrava la Vela Gigante e nessuno che si occupasse di pulire la nave di governarla e per finire di cucinare per tutti.

A questo punto incominciò a soffiare nella Vela dell’imbarcazione di legno un vento fatato che, per incanto, sospingeva tutto l’equipaggio verso una rotta fantastica.

La rotta era quella del paradiso dove tutti dal mozzo al capitano ai marinai e gli ufficiali, erano uguali al cospetto dell’amore di Dio e, quindi non aveva più senso litigare gli uni contro gli altri.

La Vela Gigante era gonfia all’inverosimile e mentre guidava l’imbarcazione verso la sua celeste rotta i mozzi, i marinai, gli ufficiali ed il capitano erano tutti ai loro posti di lavoro a compiere in grande armonia il loro lavoro.

E allora, che ne dite? Sono o non sono state e stati bravissime e bravissimi? Certo e allora insieme ai nostri complimentissimi vadano a loro anche i nostri…

Lascia un commento